Domenico Glaudo

Domenico Glaudo era mio nonno. Poche le notizie su di lui. Ho un ritaglio di giornale sopravvissuto, del 1938, in cui si cita che aveva partecipato a 58 gare internazionali. Ha corso molto in Francia, tra Nizza e Tolone, vincendo alcune corse in montagna o classificandosi nei primissimi posti, negli anni tra il 1934 e il 1939. Era, in effetti, un "grimpeur" uno scalatore. Ha partecipato a due Milano-Sanremo classificandosi 90° nel 1934 e 40° nel 1940 e ad un Giro della Toscana nel 1935 classificandosi 16°. So anche che ha partecipato ad un Giro della Tunisia, ne parlava sempre con mia nonna. Ha corso anche alcuni anni nel dopoguerra in Venezuela, dove era emigrato come molti italiani di allora. Non mi risulta fosse nato a Cotignolo, bensì in una cittadina della Germania dove i suoi genitori lavoravano ed è deceduto a Rueglio Canavese, come avete scritto, dove viveva nella casa di famiglia e dove aveva mosso i primi passi da atleta prima nelle corse a piedi, era stato campione provinciale di podismo e poi dedicandosi alle corse in bicicletta, ma quasi sempre da indipendente o in squadre del dopolavoro come quelle della Cogne di Aosta dove lavorava o, in Francia, per il Roland Sporting Club di Tolone.
Dai suoi paesani era incitato in corsa con il soprannome di "Ruvei" che in canavesano vuol dire, appunto, Rueglio. Localmente, ne primo dopoguerra, si è distinto in alcune Biella-Oropa.

Gianni